Orchestra Sinfonica di Milano - Orchestra Sinfonica Ambiente

L'Orchestra Sinfonica di Milano e l'Ambiente

Il tema ambientale è oramai di fondamentale importanza nel mondo contemporaneo. Con l’aumento della popolazione e lo sviluppo industriale, l’impatto umano sull’ambiente è diventato sempre più evidente. Problemi come il cambiamento climatico, la deforestazione, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, e la perdita di biodiversità sono solo alcune delle sfide che dobbiamo affrontare in futuro.
La consapevolezza ambientale è cruciale per promuovere pratiche sostenibili e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future. L'Orchestra Sinfonica di Milano è pienamente consapevole dell'importanza di queste tematiche e l'incidenza che queste riflessioni hanno nei nostri singoli comportamenti.
Durante lo scorso Aprile, il mese della Giornata della Terra (22 aprile), l'Orchestra Sinfonica di Milano ha dedicato due appuntamenti all'ambiente.

Il primo è stato Grande Terra. Viaggio musicale nella biodiversità, per la rassegna Crescendo in musica. Sabato 6 aprile alle ore 16, uno spettacolo che ha messo al centro uno dei temi più importanti per il presente e per il futuro del nostro Pianeta: la biodiversità e, più in generale, la tutela dell’ambiente e della ricchezza del mondo naturale che ci circonda.
Grande Terra. Viaggio musicale nella biodiversità, è stato uno spettacolo in prima assoluta realizzato al fianco di due graditi ritorni sul palco dell’Auditorium di Milano, che costituiscono un tandem artistico eccezionale, costituito dalla irresistibile Banda Osiris al fianco di Telmo Pievani, evoluzionista e narratore scientifico, che ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, dove insegna anche Bioetica e Divulgazione naturalistica. Appuntamento che ha registrato un unanime apprezzamento da parte del pubblico dei più grandi e dei più piccoli.
Il secondo è Il cambiamento climatico, per la rassegna Musica & Scienza, lo spettacolo di sabato 20 aprile alle ore 18 avente come protagonista il climatologo Luca Mercalli, è una grande occasione per maturare una coscienza a riguardo, in un appassionante dialogo interdisciplinare con l’Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Ruben Jais. Al centro di questo interessante appuntamento troviamo The [uncertain] Four Seasons, uno dei progetti musicali più interessanti legati alla questione climatica, una ricomposizione algoritmica de Le Quattro Stagioni di Vivaldi, sviluppata da compositori, musicisti, climatologi e informatici utilizzando previsioni climatiche geospaziali per il 2050. All'inizio della Giornata della gioventù e dell'emancipazione pubblica alla COP26 il 5 novembre 2021, The [uncertain] Four Seasons ha pubblicato le esibizioni di 14 orchestre provenienti da 6 continenti, metà delle quali erano orchestre giovanili, dato emblematico, quest’ultimo, che attesta il fatto che i giovani siano in prima linea nel movimento per il clima. The [Uncertain] Four Seasons è un'iniziativa di AKQA, importante agenzia di design e comunicazione digitale, e Jung von Matt, del compositore Hugh Crosthwaite, della Sydney Symphony Orchestra e del Monash Climate Change Communications Research Hub.
Attraverso un sofisticato algoritmo sono state mappate le variazioni geospaziali dalla modellazione dell'IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) al punteggio originale, consentendo di generare versioni diverse per luoghi specifici. Da Amsterdam a Seul, da Caracas a Brema, il progetto ha “generato” musiche diverse a seconda delle caratteristiche del luogo in cui venivano eseguite, in un caleidoscopio sonoro che assume di volta in volta connotati differenti. La musica che ne risulta è una distorsione del paesaggio a cui Vivaldi si ispirò. In alcune varianti, gli uccelli restano in silenzio. In altri, le tempeste sono più intense o i fiumi smettono di scorrere. In tutte le varianti, i cambiamenti sono netti e inconfutabili. 

Un messaggio musicale che ci ricorda che se non agiamo ora, 
il panorama del 2050 cambierà radicalmente rispetto a quello 
che conosciamo e su cui facciamo affidamento.

Ambra Redaelli, Presidente dell’Orchestra Sinfonica di Milano, sottolinea: “Con le iniziative sinfoniche dello scorso aprile, dedicate al mese della Giornata della Terra, abbiamo voluto sottolineare la sensibilità della Fondazione verso le tematiche legate all'ambiente, riflesso dell'impegno dell'Orchestra Sinfonica di Milano in questo senso, che si traduce anche e soprattutto con una serie di comportamenti che è importante assumere nel quotidiano. Esempio su tutti esempio dall'installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto dell'Auditorium di Milano, ben 114 pannelli fotovoltaici che ci consentono di auto-produrre i due-terzi del fabbisogno energetico del nostro teatro, fino alla sensibilizzazione verso l'abbandono dell'uso della plastica, con l'installazione di erogatori per l'acqua in tutti i nostri spazi. Atteggiamento di sensibilità che la Fondazione esprime anche e soprattutto nella sua programmazione, condividendo con il pubblico riflessioni legate a biodiversità e cambiamento climatico, attraverso la musica.”

Un atteggiamento di sensibilità che la Fondazione ha verso queste tematiche, e che potrà concretizzarsi con il graduale perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) promossi dall'ONU in relazione all’Agenda 2030, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi, tra cui spiccano aspetti di fondamentale importanza relativi al cambiamento climatico e alla tutela del nostro ecosistema.

“Per la Fondazione – continua Redaelli - Cultura e Ambiente sono alleati, ed è fondamentale creare un numero sempre maggiore di occasioni per riflettere e agire in risposta a questa minaccia. Per questo, ci rivolgiamo anche e soprattutto a quel pubblico giovane che vede concretamente minacciato il suo futuro. Il messaggio che vogliamo lanciare è che in Auditorium la musica è uno spunto di riflessione, uno stimolo per affrontare in maniera attiva questo importante tema.”

Per la Fondazione, Cultura e Ambiente sono alleati, ed è fondamentale creare un numero sempre maggiore di occasioni per riflettere e agire in risposta a questa minaccia. Per questo, ci rivolgiamo anche e soprattutto a quel pubblico giovane che vede concretamente minacciato il suo futuro. Il messaggio che vogliamo lanciare è che in Auditorium la musica è uno spunto di riflessione, uno stimolo per affrontare in maniera attiva questo importante tema (Ambra Redaelli)

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